Questo settore comprende un numero elevato di campi che vanno dal petrolchimico, all’acciaio, vetro, alimentare, incenerimento e ceramica, ognuno dei quali con sue peculiarità anche molto diverse.

Nella combustione industriale, adibita a ciclo produttivo di beni, i fattori comuni sono le alte temperature di esercizio e le grandi quantità di energia che questi impianti consumano. Negli anni passati si è cominciato a introdurre il controllo elettronico del bruciatore per un discorso tutto incentrato sulla normativa di sicurezza; poi si è aggiunto il controllo elettronico del ciclo produttivo, dalla combustione alla ottimizzazione del profilo di cottura, in modo da garantire elevate percentuali di risparmio nei consumi e un miglior standard qualitativo del prodotto.

Oggi, sia per le sempre maggiori performance produttive richieste che per le numerose e articolate normative che scoraggiano l’approccio empirico al ciclo produttivo, sono necessari gruppi elettronici di controllo sempre più integrati e ad altissima specializzazione.

Oggi, i cicli produttivi utilizzano elettroniche in grado non solo di controllare il singolo bruciatore, ma che sono collegate, tramite remoto, al software gestionale dell’impianto, e riescono ad applicare “ricette” per la cottura ottimale dei prodotti. Infatti, se il miglior rapporto stechiometrico serve per una combustione ottimale, i prodotti necessitano di cotture dedicate che non sempre coincidono con il miglior rapporto stechiometrico; alcuni prodotti hanno una cottura ottimale in ossidazione (maggior quantità di ossigeno), altri in riduzione (minore quantità di ossigeno).

Negli anni abbiamo sviluppato un pacchetto elettronico di controllo che soddisfa tutte le esigenze di un ciclo produttivo nei settori della cottura industriale, ed è compatibile con molteplici tipologie di bruciatori esistenti e alle varie tipologie di cottura ognuna delle quali necessita di un diverso tipo di rilevamento fiamma per poter lavorare in maniera ottimale.

Nelle realizzazioni più impegnative, dal punto di vista delle quantità di volumi prodotti e dalla criticità della cottura, i settori della ceramica e del vetro, per esempio, portano i sistemi di combustione in impianti dove le potenze e le temperature in gioco sono decisamente impegnative. Un forno industriale a tunnel per la cottura della ceramica, per esempio, supera tranquillamente i 1000° di temperatura e utilizza centinaia di bruciatori lungo tutto il forno, che può arrivare anche ad alcune centinaia di metri di lunghezza. Perché tutta la produzione abbia continuativi ed elevati standard di qualità è necessario avere tempi rapidi di risposta dalle varie zone del forno in modo da avere un efficace intervento per eventuali cambiamenti o correzioni nella “ricetta” di cottura. Questo si riesce ad ottenere solo con sistemi elettronici come i nostri, che incarnano un know-how di oltre vent’anni in un settore dove le caratteristiche del controllo fiamma e accenditori sono portate al limite, sia per le caratteristiche dell’impianto, che per le zone dove, oramai, queste produzioni sono installate.