Sensori di livello

I sensori di livello, infatti, possono essere a punto oppure continui. Nel primo caso, viene individuato un valore soglia oltre al quale viene inviato un segnale
di allarme per avvisare circa il pericolo di tracimazione o di livello troppo basso. Il rilevamento è fatto in un punto preciso.

Nel secondo caso, invece, lo stato del liquido o solido è monitorato in modo continuato. Sulla base di questo è più facile impostare una gestione ottimale del sistema.

Nel nostro caso produciamo Sensori di livello a ultrasuoni misurano il tempo di volo, ossia, l’intervallo tra l’emissione di un suono nel serbatoio e il ritorno dell’onda sonora dopo essere entrata in contatto con la superficie del liquido.
Il tempo di volo è proporzionale alla distanza percorsa e quindi al livello del fluido. Hanno molteplici applicazioni in quanto non risentono delle caratteristiche fisiche ed elettriche del liquido o della sostanza.

Sono impiegati per misure continue di livello e sono particolarmente indicati in presenza di:
– variazioni di densità e conducibilità del liquido,
– liquidi corrosivi o altri fluidi per cui è meglio evitare il contatto,
– miscelatori,
– impossibilità di svuotare il serbatoio per effettuare la taratura dello stesso.

In caso sia da evitare il contatto con il liquido ma non sia possibile effettuare una rilevazione con i sensori ad ultrasuoni, si può preferire il sensore di livello liquidi radar.